Sapevi che le lenti a contatto non sono biodegradabili?
Spesso nella nostra quotidianità utilizziamo materiali che pensiamo possano essere smaltiti in natura.
È il caso, appunto, delle lenti a contatto. Ogni volta che le utilizziamo, abbiamo l’idea che lasciandole scorrere con l’acqua nel lavandino o con lo scarico, sia il modo corretto per disfarcene.
Invece quei due piccoli e delicati dispositivi ottici hanno componenti che si degradano con molta difficoltà, tanto da amplificare l’aumento di rifiuti plastici.
Quindi il corretto smaltimento delle lenti a contatto di qualsiasi tipo (giornaliere, mensili, annuali…) è nell’indifferenziata.
Ad oggi, a causa delle loro dimensioni ridotte, non si è trovato il modo per riciclarle ma si iniziano a studiare programmi e materiali innovativi per rispondere a questa esigenza.
I materiali sono sempre al centro di continue ed innovative ricerche, ad esempio il più recente idrogel utilizzato per lenti a contatto morbide che essendo ad alta percentuale d’acqua, permette un’ottima ossigenazione della cornea. Parallelamente c’è il silicone, anch’esso super performante o le rigide fatte di materiali gaspermeabili che hanno sempre come obiettivo la maggiore ossigenazione corneale.
Ogni occhio ed ogni particolarità visiva ha bisogno della sua lente ed ogni caso va studiato attentamente per trovare la soluzione più adatta ai nostri occhi.
Ad ogni occhio la sua lente e… ad ogni materiale il suo giusto smaltimento 😉
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