Chiunque sia stato in un negozio di ottica sa di cosa si tratta. Se avete avuto la necessità di acquistare un nuovo paio di occhiali, vi sarete sicuramente sottoposti ad una consulenza, durante la quale sarà stato eseguito almeno un test ottico.
Quest’ultimo serve innanzitutto a verificare la presenza di eventuali alterazioni visive e a misurare la vostra acuità visiva. A seconda del risultato verranno applicate le misure correttive necessarie per correggere i disturbi alla vista riscontrati e per migliorare la vostra quotidianità. Andiamo ad analizzare le caratteristiche del test ottico e, principalmente, di quello relativo all’acuità visiva e alla visione da vicino.
L’analisi dell’acuità visiva
Quello dell’acuità visiva è un test conosciuto in campo tecnico come “ottotipo”. Esso permette di misurare le diottrie, che sono l’unità di misura del potere di rifrazione delle lenti graduate inserite nelle montature degli occhiali. Il test ottico in questione si basa su una tabella nella quale sono presenti diverse lettere che diminuiscono man mano di dimensione.
Esistono persino delle tabelle apposite per i bambini o per i dislessici che hanno difficoltà di lettura. In questi casi non ci sono lettere ma figure e simboli, come per esempio fiori, case o animali. In alternativa si possono trovare tabelle con la lettera “E” ruotata in varie angolazioni, che permettono di verificare anche la presenza di eventuali gradi di astigmatismo.
Grazie a queste particolari tabelle si possono persino valutare le condizioni di chi non sa leggere, consentendo quindi di eseguire comunque il test ottico dell’acuità visiva.
Il test per la visione da vicino
Il test ottico dell’acuità visiva dura al massimo 15 minuti e fornisce dati significativi per valutare la visione da lontano. Tuttavia, per chi ha più di 40 anni, in genere l’esame della vista prevede inoltre una verifica delle capacità visive nella lettura da vicino. Facendo così, sarà possibile determinare se il soggetto è presbite oppure no.
In questo caso, l’ottico sottopone il soggetto ad un test di lettura da vicino tramite un foglio che contiene frasi scritte con caratteri di varie dimensioni. A questo punto, la persona dovrà leggere ad alta voce le varie frasi e indicare al professionista quale di esse risulta più nitida (e quindi più facile da leggere).
Un test ottico? Niente di preoccupante!
Come avrete compreso, anche se il termine “test ottico” può a prima vista spaventare, in realtà si tratta di un controllo molto semplice e non invasivo. Pertanto, è ben diverso da quello che può essere un esame oculistico specifico.
In assenza di particolari patologie, un controllo dall’ottico di fiducia è sempre consigliabile prima di intraprendere il percorso scolastico (quindi dai 6 anni di età) e, successivamente, ogni 2 anni. Nel caso invece sia stata già diagnosticata un’ametropia, potrà essere opportuno effettuare un controllo ottico ogni 6-12 mesi. In seguito, sarà importante avvalersi dei migliori strumenti correttivi (occhiali e lenti a contatto).
Ogni test ottico eseguito all’interno del nostro negozio potrà aiutarvi a capire meglio il vostro difetto visivo e aiutarci a proporvi le soluzioni più ottimali nel vostro caso.
Vi aspettiamo per un test gratuito!

